Il territorio amiatino è caratterizzato da naturalità e da spiccata ruralità evidenti nel paesaggio e nei prodotti delle coltivazioni e della zootecnia. Questi due aspetti controbilanciano le criticità dovute alla montuosità e alla conseguente marcata marginalità socioeconomica tipica dell’agricoltura e della zootecnia tradizionali.

Tra gli animali domestici, le razze Asino dell’Amiata e Pecora dell’Amiata, riconosciute nel Repertorio delle risorse genetiche della Regione Toscana, continuano ad essere allevate, se pur con numeri esigui, in quest’area ed a costituire fonte di biodiversità. Germoplasma di pregio costituisce pure la razza bovina Maremmana, più diffusa nella zona costiera, ma capace di valorizzare anche i pascoli delle prime pendici amiatine, dotata di un Libro Genealogico (ANABIC).

Per rispondere alle necessità di valorizzazione delle razze autoctone, nell’ottica di contrastare la riduzione della biodiversità animale nel progetto, attraverso alcune sperimentazioni, si sono sviluppate due linee di intervento, rispettivamente indirizzate a: (i) lo sviluppo e l’introduzione di nuovi prodotti caseari (formaggi, yogurt e kefir), che possano affiancarsi sinergicamente alle attuali applicazioni economiche rivolte al mercato della carne, (ii) il recupero economico della lana, che oggi rappresenta un costo d’impresa, in quanto scarto produttivo degli allevatori locali.